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Comunicato Stampa – La Fondazione Claudi porta a teatro la vita e il pensiero di Claudio Claudi: sabato 23 marzo debutta al Feronia di San Severino lo spettacolo “Il veliero”

Giacomo Rosselli

Si intitola “Il veliero” ed è la prima produzione teatrale della Fondazione Claudi: uno spettacolo firmato da Giulia Merelli che debutta sabato 23 marzo al teatro Feronia di San Severino (ore 21, ingresso gratuito). Il lavoro nasce dalle opere di Claudio Claudi, poeta e scrittore di Serrapetrona, al quale la Fondazione omonima, presieduta dal professor Massimo Ciambotti, sta dedicando progetti importanti per riscoprirne la figura.

La rappresentazione ha avuto nell’agosto 2023 un’anteprima a margine del Festival d’estate a Palazzo Claudi di Serrapetrona: un atto teatrale dal titolo “Tu e Claudio”, interpretato dagli attori Giulia Merelli e Giacomo Rosselli. “In quella occasione presentammo un primo studio sulla vita e la personalità di Claudio Claudi che in questi mesi è diventato un vero e proprio spettacolo teatraledice il professor Gabriele Codoni, curatore scientifico del progetto -. Il titolo scelto, ‘Il veliero’, riprende un termine presente in un verso di una delle poesie di Claudio che suggerisce il mezzo che traghetta le anime verso l’eternità, una delle tematiche centrali della visione del mondo di Claudi”.

Così, dopo convegni, pubblicazioni, podcast e mostre, la Fondazione Claudi approda anche a teatro.

“Lo spettacolo si concentra sulla fase finale della vita di Claudio ed è ambientato nella clinica romana ‘Villa Claudiaspiega la regista Giulia Merelli -. Nell’ospedale, il tempo per Claudio si ferma: il dolore fisico e la malattia diventano la possibilità per verificare le ragioni più profonde della sua visione del mondo: il ‘Claudio uomo’ sfida e dialoga con le teorie e i valori elaborati dal ‘Claudio filosofo’. Attraverso incontri reali, come con l’infermiera e amica Helga e con la madre Anna, e incontri realizzati solo nel sogno, come quello dell’amico esoterista Ricciardo Ricciardelli e con Imelde Della Valle, la donna amata, la stanza della clinica si trasforma in un viatico simbolico dove avviarsi alla scoperta di se stessi. Sono quattro quadri teatrali ben distinti, uno per ogni incontro. Ogni ospite che entra regala a Claudio un’opportunità di relazione che porta con sé un mondo diverso dagli altri. In mezzo a loro, si muove la danzatrice, evocazione dell’Arte, potenza creativa che sprigiona speranza”.

Ecco i protagonisti al Feronia. Giulia Merelli, oltre a essere la registra, interpreta Helga, mentre nei panni di Claudio Claudi ritroviamo Giacomo Rosselli. Quindi, Marco Cavicchioli è Ricciardo Ricciardelli; Carla Manzon è Anna Claudi; Francesca Zenobi è Imelde Della Valle. Gli interventi esterni sono di Gabriele Codoni, la personificazione dell’Arte è di Silvia Capponi. Poi le scenografie sono a cura di “Mc2lab”; luci e audio di Dpm Service; i costumi di Francesca Zenobi. La cononna sonora è stata composta invece da Serena Abrami sulle poesie di Claudio Claudi; suonano la stessa Serena Abrami e Monica del Carpio. Sound editing: Frank Micucci (Ganapati Studio); concept editing: Pamela Natalini (Hexagon Group); promozione: Lama eventi e comunicazione.

Lo spettacolo ha il patrocinio del Comune di San Severino e il sostegno della Regione Marche.

Informazioni: Gabriele 338 7685099 e Marco 339 4800381; prenotazioni in Pro loco a San Severino, telefono 0733 638414.

Nella foto: l’attore Giacomo Rosselli nei panni di Claudio Claudi durante le prove dello spettacolo

Sinossi scaricabile delllo spettacolo


23 marzo 2024 – Spettacolo Teatrale della Fondazione Claudi dedicato a Claudio Claudi – Teatro Feronia di San Severino Marche

Il Veliero

di Giulia Merelli / supervisione scientifica di Gabriele Codoni

Lo spettacolo teatrale si concentra sulla fase finale della vita di Claudio Claudi, umanista marchigiano del secolo scorso, che trascorse il suo ultimo tempo in una clinica.

Nella clinica, il tempo per Claudio si ferma: Claudio comincia a trovare sé stesso in una stanza in cui trasformare il dolore fisico in un’occasione di introspezione, per indagare le ragioni più profonde dei tormenti interiori. Qui, l’uomo Claudio analizza con profondità i suoi pensieri, mettendo alla prova il “Claudio filosofo”, ovvero la validità delle sue teorie sviluppate negli anni, ora messa alla prova nell’incontro con le persone care che gli fanno visita: la madre, l’amico esoterista e maestro di una vita, l’infermiera che lo assiste ogni giorno, la donna da sempre amata, un professore. Così la stanza della clinica, nella quale apparentemente nulla sembra accadere, diventa grazie agli incontri e ai confronti con le persone esterne una dimora dell’essere.