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2011 – 28 ottobre “Educare alla bellezza” – 3° edizione – Roma

“Bellezza naturale e immaginata: i luoghi di Anna Claudi” – Venerdì 28 ottobre 2011 – “Contro la malora, il favore della bellezza”

2011-198654

Palazzetto Mattei – “Società Geografica Italiana”

Roma – Villa Celimontana – Via della Navicella, 12

22 ottobre 2011 – Bellezza naturale e immaginata: i luoghi di Anna Claudi a cura di Stefania Severi e Cristina Ubaldini
18.00 Inaugurazione della Mostra con l’intervento del Prof. Massimo Ciambotti, Presidente della Fondazione Claudi
18.30 Relazioni di:
Stefania Severi – La pittura di Anna Claudi
Cristina Ubaldini – La famiglia Claudi
19.30 Aperitivo
www.youtube.com/watch

La Mostra
Anna Claudi (Serapetrona 1894 – Roma 1976), nata in una famiglia benestante e sposatasi giovanissima, ha trascorso la gioventù a Serrapetrona per poi trasferirsi a Roma. Perfezionatasi sotto la guida del maestro Mario Adami, un abile affreschista, si è fatta apprezzare in mostre allestite sia in Italia che a Parigi, Lisbona, Anversa e Zurigo. Dalla fine degli anni Cinquanta, pur continuando a dipingere, ha presentato i suoi lavori solo agli amici. Sempre inserita in un ambiente culturalmente ricco e vivace, la sua vena creativa non si è mai seccata. Moltissimi sono i dipinti che ci sono giunti, quasi tutti oli su masonite, d’ultimo raccolti nella abitazione romana della famiglia in attesa della loro sistemazione nella casa-museo di Serrapetrona. Le 37 opere presentate consentono una prima ricognizione su un opus che si articola nell’arco di più di trent’anni e sono quasi tutte presenti nella monografia sulla sua opera, pubblicata dalla Silvana Editoriale nel 1976 – l’anno della scomparsa – con introduzione di Libero de Libero. Il linguaggio di Anna Claudi è intenso e presenta forti tratti onirici con un che di inusitato e di “nascosto” che fa intuire una certa inquietudine dell’anima. Il punto di vista è ora ravvicinato, come nelle nature morte, ora lontano nell’orizzonte paesaggistico. Sono quasi eliminati i piani intermedi; come se l’artista volesse alternativamente godere della cromia intensa, che stimola effetti quasi tattili di uva, mele e oche selvatiche, e della visione ampia e spaziata di colline e boschi lontani. In tal modo viene eliminato lo spazio dell’azione per lasciare il posto solo alla contemplazione. I soggetti di Anna Claudi sono le colline marchigiane, le nature morte, i pesci dell’Adriatico, gli amici ed i parenti (in mostra è l’inedito ritratto del figlio Claudio), i paesi, le feste in campagna animate da tante piccole figure e, negli ultimi anni, anche i paesaggi dell’aldilà. La pittura di Anna Claudi non è naturalistica, nell’accezione classica del termine, in quanto non è frutto di una mimesi idealizzante, ma non è neppure una visione realista o espressionista. Si potrebbe coniare per lei il termine di “espressionismo naturalistico” che definisce anche il senso del titolo della mostra: Bellezza naturale e immaginata: i luoghi di Anna Claudi.